L’incidenza dell’autismo nel sesso femminile è stimata con un rapporto 1:4. In realtà vi sono tante femmine autistiche quanti maschi. Questa distorsione è dovuta al fatto che le ragazze e le donne vivono l’autismo in modo diverso rispetto ai maschi. Spesso le caratteristiche dell’autismo nelle donne e nelle ragazze sono meno visibili rispetto agli uomini, portando a diagnosi tardive o errate.
Masking o Camuffamento
Il camuffamento consiste nel nascondere comportamenti o caratteristiche che potrebbero far emergere la loro neurodiversità, imitando, ad esempio, i comportamenti sociali delle persone neurotipiche.
Molte donne, fin dall’infanzia, imparino ad adattarsi per non apparire “diverse”, imitando i comportamenti sociali delle loro coetanee neurotipiche. Questo richiede però un intenso impegno mentale, sforzo e dispendio di energie. Il mascheramento spesso porta una grande confusione interiore e a una disconnessione tra il proprio sé interiore e l’immagine che si mostra agli altri. Per molte donne, il mascheramento diventa una “seconda pelle” che può causare gravi problemi, come stress cronico, ansia e depressione, derivati dalla costante necessità di nascondere la propria natura.
Il camuffamento è un meccanismo a volte inconscio e così efficace che molte donne non sospettano di essere autistiche fino a età adulta, quando finalmente ricevono una diagnosi che spiega il loro vissuto.
Le manifestazioni dell’autismo nelle ragazze e le donne non vengono diagnosticate perché i criteri diagnostici dell’autismo sono stati storicamente sviluppati su campioni maschili, ignorando le differenze di genere nella manifestazione del disturbo. Le ragazze autistiche, ad esempio, possono mostrare interessi speciali meno insoliti rispetto ai ragazzi (come un forte interesse per animali, lettura o moda) e ciò rende meno probabile che questi vengano identificati come segni di autismo.
Inoltre, le donne tendono ad essere più propense a cercare di inserirsi socialmente, a ricercare amicizie e relazioni, anche se questo può comportare per loro un notevole stress.
Diagnosi tardive nelle donne autistiche
La tendenza a un efficace mascheramento dei tratti autistici e il fatto che le manifestazioni dell’autismo siano meno accentuate ha come conseguenza la difficoltà diagnostica. Spesso si arriva ad una diagnosi solo in adolescenza o in età adulta.
Da qui l’importanza di criteri diagnostici più inclusivi, che possano meglio rappresentare le diverse modalità in cui l’autismo si manifesta nel genere femminile. Questo è essenziale per evitare diagnosi tardive e per permettere alle donne autistiche di accedere a supporti adeguati fin dall’infanzia.
Relazioni Sociali nelle Aspergirl
Difficoltà nella Comunicazione Sociale
Una delle principali sfide per le donne Asperger è la difficoltà nella comunicazione sociale. Molte di loro lottano per interpretare i segnali sociali non verbali, come il linguaggio del corpo, le espressioni facciali e il tono della voce. Questi segnali, che per i neurotipici possono sembrare intuitivi, possono risultare confusi o addirittura completamente incomprensibili per le donne nello spettro. La mancanza di comprensione di queste sfumature può portare a fraintendimenti e a interazioni sociali problematiche.
Le Aspergirls possono avere anche difficoltà a mantenere conversazioni fluide. Esse possono sentirsi sopraffatte dalla pressione di rispondere in modo adeguato e possono finire per non partecipare attivamente alla discussione. Altre volte, possono sentirsi obbligate a seguire il discorso, anche quando non è di loro interesse, per timore di apparire “strane” o fuori posto. Questo porta spesso a una frustrazione e a una percezione di sé come inadeguate.
Esclusione sociale e isolamento
Le donne autistiche possono spesso sentirsi escluse dai gruppi sociali. L’incapacità di comprendere e partecipare alle dinamiche sociali comuni può far sì che vengano emarginate. Simone descrive come le ragazze Asperger possano vedere i loro coetanei interagire in modi che sembrano naturali per gli altri, mentre loro faticano a trovare il proprio posto in questo contesto. Questo senso di esclusione può amplificare sentimenti di solitudine e depressione.
Le esperienze di bullismo e derisione sono frequenti tra le donne Asperger. La loro differente percezione della realtà e il loro comportamento “non convenzionale” possono renderle bersagli facili per attacchi da parte dei coetanei. Il bullismo può avere effetti devastanti sull’autostima e sul benessere psicologico, contribuendo a una visione distorta di sé e una paura delle interazioni sociali.
Relazioni interpersonali
1. Amicizie
Formare e mantenere amicizie può essere particolarmente difficile per le donne Asperger. Anche quando desiderano connettersi con gli altri, possono non sapere come avviare e coltivare relazioni significative. Molte donne Asperger si sentono più a loro agio in situazioni uno a uno piuttosto che in gruppi più grandi, dove le dinamiche sociali possono diventare travolgenti. Le amicizie, quando si sviluppano, sono spesso autentiche e profonde, ma possono anche richiedere uno sforzo significativo per affrontare le complessità della comunicazione e della comprensione reciproca.
2. Relazioni romantiche
Le relazioni romantiche presentano ulteriori complicazioni. Le donne autistiche possono avere difficoltà a interpretare i segnali di interesse o di affetto da parte di un partner. La paura del rifiuto e le insicurezze legate alla propria immagine possono rendere le interazioni romantiche particolarmente stressanti. Nonostante le difficoltà, molte donne autistiche cercano relazioni autentiche e significative e quando si trovano in un ambiente di supporto, possono costruire legami profondi e appaganti.
Tuttavia, la loro tendenza alla sincerità e alla trasparenza rende queste donne particolarmente genuine e affidabili, qualità che invece bisogna valorizzare e apprezzare.
Per questi motivi per queste donne è importante sviluppare strategie di supporto e una rete di relazioni fidate che possa aiutarle a navigare nel mondo sociale senza compromessi dannosi per il loro benessere.
Le donne autistiche possono beneficiare di strategie di apprendimento mirate per migliorare le loro abilità sociali. Ciò può includere la partecipazione a gruppi di socializzazione, dove possono esercitarsi in un ambiente sicuro e ricevere feedback costruttivi. La terapia comportamentale e i corsi di abilità sociali possono aiutare a migliorare la consapevolezza sociale e la fiducia.
Infine, di grande importanza è l’accettazione e la comprensione da parte delle persone neurotipiche. Lavorare per creare ambienti più inclusivi e sensibili alle esigenze delle donne autistiche è fondamentale per migliorare la loro qualità di vita e il loro benessere sociale. La promozione della consapevolezza sull’autismo e la formazione degli educatori e dei coetanei possono contribuire a ridurre il pregiudizio e migliorare le esperienze sociali delle Aspergirls.
Disagio psicologico nelle donne autistiche
Le donne autistiche spesso affrontano una serie di sfide uniche che possono influire negativamente sul loro stato emotivo e sulla loro qualità della vita.
Stress e Ansia
Tante donne Asperger vivono in uno stato di stress e ansia costanti. Questo è spesso il risultato delle aspettative sociali e delle pressioni a conformarsi a comportamenti neurotipici che non si adattano alla loro natura autentica. Il camuffamento, ovvero l’atto di nascondere o alterare il proprio comportamento per adattarsi alle norme sociali, può portare a un enorme affaticamento mentale e fisico. Le donne autistiche possono sentirsi costrette a monitorare e modificare continuamente il proprio comportamento, il che può esaurire le loro energie e creare un ciclo di ansia.
Depressione e senso di isolamento
In aggiunta all’ansia, molte donne nello spettro autistico sperimentano depressione. Questo può derivare da una sensazione di isolamento sociale, che è amplificata dalla difficoltà a connettersi con gli altri. Le Aspergirls spesso si sentono come se non appartenessero, e questa sensazione di estraneità può portare a una spirale di pensieri negativi e bassa autostima. Il fatto di non riuscire a formare legami significativi può intensificare i sentimenti di solitudine e isolamento, contribuendo ulteriormente a stati d’animo depressivi.
Disturbi alimentari
Le donne nello spettro autistico, in particolare quelle con Sindrome di Asperger, possono sviluppare disturbi alimentari come l’anoressia, la bulimia o il binge eating. Queste condizioni possono derivare da una combinazione di fattori psicologici, sociali e biologici. Le pressioni esterne legate all’immagine corporea e agli ideali di bellezza irrealistici sono amplificate nella società contemporanea, creando un ambiente in cui molte donne sentono la necessità di conformarsi a standard fisici irraggiungibili.
Inoltre per le donne Asperger, il controllo sul cibo può diventare un modo per gestire l’ansia e l’incertezza. In un mondo in cui molte esperienze sociali sono imprevedibili e stressanti, il controllo sulla propria alimentazione può apparire come una strategia per ottenere un senso di sicurezza e stabilità. Alcune donne possono limitare il loro cibo come tentativo di raggiungere una forma ideale, mentre altre possono ricorrere al cibo come meccanismo di coping per affrontare le emozioni negative.
I disturbi alimentari hanno un forte impatto sulle relazioni, possono contribuire a un ciclo di isolamento e depressione. Le donne con disturbi alimentari spesso sperimentano vergogna e colpa riguardo alle loro abitudini alimentari, il che può ulteriormente esacerbare la loro sensazione di estraneità e di mancanza di connessione con gli altri. Questo isolamento può essere particolarmente difficile per le donne autistiche, che già possono avere difficoltà a stabilire relazioni significative.
Comportamenti Autolesionistici
I comportamenti autolesionistici, come il tagliarsi o altre forme di autoinflizione, possono essere utilizzati dalle donne Asperger come strategia per affrontare emozioni travolgenti. Questi comportamenti possono fornire un sollievo temporaneo dal dolore emotivo o dall’ansia, creando una sorta di “scarico” emotivo. Tuttavia, queste azioni non risolvono i problemi sottostanti e possono portare a conseguenze fisiche e psicologiche gravi.
Le difficoltà nella regolazione emotiva sono un aspetto centrale per le donne autistiche, che spesso faticano a identificare e a gestire le proprie emozioni. A causa di questa difficoltà, possono sentirsi sopraffatte da emozioni intense e possono non sapere come esprimerle in modo sano. L’autolesionismo diventa allora un modo per canalizzare questi sentimenti, anche se in modo distruttivo.
Strategia di coping e auto-cura
Ci possono essere molte strategie pratiche per migliorare il benessere mentale e affrontare le sfide quotidiane. Tra queste dell’auto-cura è uno strumento essenziale per preservare la salute mentale. Le donne autistiche trarrebbero beneficio da:
1.Stabilire routine quotidiane che includano momenti di relax e attività che portano gioia può contribuire a una maggiore stabilità emotiva.
2.Praticare tecniche di rilassamento, come la meditazione, la mindfulness e la respirazione profonda che possono aiutare a gestire l’ansia e a promuovere la calma interiore.
3. Praticare esercizio fisico regolare è raccomandato per ridurre lo stress e migliorare l’umore, poiché rilascia endorfine, neurotrasmettitori che favoriscono il benessere.
4.Cercare supporto che possono includere gruppi di sostegno, terapisti e amici comprensivi. Condividere esperienze e sentirsi ascoltate possono ridurre il senso di isolamento.
5.Esplorare interessi speciali: impegnarsi in attività che alimentano la passione e gli interessi speciali può portare a un senso di realizzazione e gioia, migliorando così l’autostima.
Lavoro e sfide professionali
Un altro tema importante è la sfida che molte donne autistiche affrontano nel mondo del lavoro. Possono avere difficoltà legate alla ricerca e al mantenimento di un impiego stabile, spesso a causa dell’avversione per le dinamiche di ufficio, per i contesti caotici e per i compiti che richiedono intense interazioni sociali. Le difficoltà nelle interazioni sociali possono manifestarsi infatti anche in ambito lavorativo. Comprendere le dinamiche di gruppo, partecipare a discussioni e gestire il linguaggio del corpo sono aspetti che possono risultare complessi. Queste difficoltà possono portare a malintesi con i colleghi e a sentimenti di ansia durante le riunioni o nelle situazioni di networking. La pressione di comportarsi in modo “normale” può essere opprimente e causare stress.
Le donne Asperger possono anche dover affrontare stereotipi e pregiudizi nei luoghi di lavoro. Il malinteso delle loro modalità comunicative e comportamentali può portare a interpretazioni errate delle loro capacità e della loro professionalità. Le donne nello spettro autistico possono essere viste come socialmente incapaci o poco collaborative, anche quando possiedono competenze eccellenti e una forte etica del lavoro.
Nonostante le sfide, molte donne autistiche hanno straordinarie abilità e talenti che le rendono ideali per professioni in cui siano richieste precisione, attenzione ai dettagli e una profonda passione per determinati argomenti. La loro capacità di concentrarsi intensamente su compiti specifici e la propensione a pensare in modo diverso possono farle eccellere in ruoli tecnici, analitici o creativi. Questi talenti possono essere particolarmente valorizzati in settori come la tecnologia, la scienza, l’arte e il design. Questi punti di forza unici possono rivelarsi quindi vantaggiosi nel mondo del lavoro.
E’ fondamentale però cercare ambienti di lavoro inclusivi e comprensivi. Le aziende che riconoscono e apprezzano la diversità sono più propense a offrire opportunità a persone con sindrome di Asperger. Questo tipo di ambienti può fornire la struttura necessaria, come politiche di flessibilità e supporto, per consentire alle donne autistiche di prosperare professionalmente.
Strategie per il Successo Professionale
1. Sviluppo delle abilità sociali
E’ importante che le donne autistiche cerchino di sviluppare sempre di più le proprie abilità sociali. Ciò può includere la partecipazione a corsi di formazione, workshop o gruppi di supporto in cui possono esercitarsi e ricevere feedback. Migliorare la comunicazione e la consapevolezza sociale può aiutare a costruire relazioni più forti con i colleghi e a sentirsi più sicure in situazioni di lavoro.
2. Gestione delle aspettative
Essere consapevoli delle proprie aspettative e obiettivi professionali è fondamentale. è utile definire chiaramente le proprie aspirazioni di carriera e creare un piano d’azione realistico per raggiungerle. Stabilire obiettivi a breve e lungo termine può contribuire a fornire una direzione e a mantenere la motivazione.
3. Ricerca di mentori
Avere un mentore o una figura di supporto nel luogo di lavoro può fare una grande differenza. Le donne autistiche potrebbero cercare qualcuno che comprenda le loro sfide e che possa offrire guida e supporto pratico. Un mentore può aiutare a navigare le complessità del lavoro, fornendo consigli su come affrontare situazioni difficili e come sviluppare le proprie competenze professionali.
4. Opzioni di lavoro flessibili
Anche l’opzione dell’imprenditorialità può essere un’alternativa per le donne autistiche. La possibilità di lavorare autonomamente o di avviare una propria attività può fornire la libertà di creare un ambiente di lavoro che si adatti alle proprie esigenze e preferenze. Questo approccio può anche ridurre lo stress associato alle interazioni sociali in un contesto aziendale tradizionale.
5. Utilizzo delle competenze specialistiche
Le donne Asperger possono considerare di capitalizzare le loro passioni e competenze specialistiche per avviare un’attività. Simone suggerisce di sfruttare le proprie abilità uniche, che possono spaziare dalla programmazione alla grafica, dalla scrittura alla consulenza, per creare opportunità di lavoro che siano soddisfacenti e significative.