Maria Enrica Parolini
Psicologa

Via Poloni,17 Verona 3476623344

Comprendere e gestire l’iperattività sensoriale

ipersensorialità nell'autismo

Il disturbo dello spettro autistico (ASD) è una condizione neurologica complessa che si manifesta in vari modi, influenzando la comunicazione, le interazioni sociali e il comportamento. Tra le caratteristiche distintive dell’autismo, vi è la sensibilità sensoriale, che può variare notevolmente da persona a persona. Alcuni individui con autismo possono sperimentare quella che viene definita “ipersensorialità”, o ipersensibilità sensoriale, una condizione in cui i sensi rispondono in modo eccessivo agli stimoli ambientali. Questo articolo esplorerà in profondità il concetto di ipersensorialità nell’autismo, le sue manifestazioni, le cause e le strategie per gestirla.

Cos’è l’Ipersensorialità nell’Autismo?

L’ipersensorialità si riferisce a una reazione amplificata agli stimoli sensoriali che una persona neurotipica percepirebbe come normali o tollerabili. Le persone con ipersensorialità sensoriale possono sentirsi sopraffatte da stimoli che includono suoni, luci, odori, sapori, consistenze e sensazioni tattili. Per un individuo con autismo, esperienze quotidiane come un ronzio delle luci al neon, un tessuto ruvido o il rumore di una strada trafficata possono diventare insopportabili e causare stress intenso.

L’ipersensibilità sensoriale è particolarmente comune nei bambini e negli adulti con autismo. Le ricerche mostrano che circa il 90% delle persone con ASD presenta differenze significative nella percezione sensoriale, e molti di loro sperimentano ipersensibilità in almeno uno o più dei sensi. Mentre alcuni stimoli vengono percepiti come troppo intensi, altre persone con autismo possono presentare iposensibilità, ovvero una ridotta risposta agli stimoli sensoriali. Questo articolo, tuttavia, si concentrerà sull’ipersensibilità e sui suoi effetti.

I sensi coinvolti nell’ipersensorialità

La reazione ipersensoriale può manifestarsi attraverso uno o più sensi. Vediamo come si presenta questa condizione nei diversi sistemi sensoriali.

1. Udito (Iperacusia)

Le persone con ipersensibilità uditiva possono trovare difficile tollerare rumori forti o suoni acuti che per altri non rappresenterebbero un problema. Alcuni individui descrivono l’esperienza come se avessero un “amplificatore” interno che rende ogni suono più forte e più vicino. Il rumore di fondo, come una conversazione in una stanza affollata o il ronzio di un elettrodomestico, può causare disagio estremo o persino dolore fisico.

Sintomi comuni:

        •       Difficoltà a concentrarsi in ambienti rumorosi.
        •       Disagio o copertura delle orecchie in risposta a rumori acuti o forti.
        •       Reazioni esagerate a suoni improvvisi, come una porta che sbatte o una sirena.

2. Vista (Fotofobia)

L’ipersensibilità visiva può includere una forte reazione a luci intense o sfarfallanti, come le luci al neon o quelle stroboscopiche. Le persone possono sentirsi abbagliate facilmente o distratte da movimenti rapidi e stimoli visivi complessi.

Le persone autistiche possono manifestare:

        •       Fastidio o dolore agli occhi in presenza di luci intense.
        •       Difficoltà a guardare schermi luminosi come televisori, computer o smartphone.
        •       Sovraccarico visivo in ambienti con troppi dettagli o colori accesi.

3. Tatto

L’ipersensibilità A livello tattile si manifesta quando una persona è estremamente sensibile alle sensazioni tattili. Tessuti specifici, temperature estreme o persino il contatto leggero della pelle possono causare disagio. Il senso del tatto può anche influenzare la tolleranza per certe consistenze negli abiti o nei cibi.

Molti soggetti hanno:

        •       Rifiuto di indossare certi tessuti o indumenti con etichette.
        •       Reazioni intense a temperature calde o fredde.
        •       Disagio durante il contatto fisico, come una stretta di mano o un abbraccio.

4. Olfatto e gusto

Alcune persone con autismo sono estremamente sensibili a odori forti o insoliti. Anche gli odori che passano inosservati dalla maggior parte delle persone possono causare nausea o malessere. Analogamente, nel caso del gusto, alcuni cibi possono essere intollerabili per via della loro intensità, sia nel sapore sia nella consistenza.

Ciò può provocare nelle persone autistiche :

        •       Rifiuto di cibi per via del sapore forte o della consistenza.
        •       Nausea o disgusto in risposta a certi odori, anche leggeri.
        •       Tendenza a cercare ambienti privi di odori o a evitare ristoranti e negozi.

5. Propriocezione e sistema vestibolare

Oltre ai cinque sensi tradizionali, le persone con autismo possono sperimentare ipersensibilità nei sistemi propriocettivi e vestibolari, che regolano la percezione del movimento e dell’equilibrio. Un’ipersensibilità in questo campo può rendere difficile tollerare cambiamenti di posizione o movimenti bruschi.

Molte persone nello spettro autistico manifestano:

        •       Paura del movimento, come salire su altalene o scale mobili.
        •       Difficoltà a mantenere l’equilibrio o disagio durante il movimento.
        •       Bisogno di sentire costantemente il contatto con il suolo o una superficie stabile.

Cause dell’ipersensorialità nell’autismo

L’ipersensibilità sensoriale nell’autismo non è ancora completamente compresa, ma le ricerche indicano che può essere legata a differenze nel funzionamento neurologico. Le persone con autismo sembrano avere un’elaborazione sensoriale atipica, che rende il cervello meno capace di filtrare gli stimoli esterni. Di conseguenza, ogni stimolo viene percepito in modo molto più intenso e travolgente.

Uno degli aspetti centrali dell’ipersensorialità è la difficoltà a regolare gli input sensoriali. Mentre nel cervello neurotipico esistono meccanismi che aiutano a ignorare o attenuare gli stimoli non rilevanti, le persone con autismo possono non essere in grado di farlo, sperimentando quindi ogni stimolo come se fosse di massima intensità.

Le cause specifiche di questa condizione possono includere:

1. Alterazioni neurologiche

Le persone con autismo mostrano alterazioni nell’attività cerebrale in aree responsabili dell’elaborazione sensoriale. Studi di neuroimaging hanno rilevato che le aree del cervello che elaborano i sensi possono essere iperattive o mal sincronizzate.

2. Sovraccarico sensoriale

Quando una persona con autismo è esposta a troppi stimoli contemporaneamente, come in un ambiente affollato o rumoroso, può sperimentare un sovraccarico sensoriale. Questo sovraccarico può portare a reazioni emotive forti, come ansia o panico, e, in alcuni casi, a shutdown o meltdown (cali o esplosioni emotive).

3. Comorbilità

Alcune condizioni comorbide, come il disturbo d’ansia, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) o i disturbi dell’elaborazione sensoriale, possono contribuire all’ipersensorialità nell’autismo. Queste condizioni possono amplificare la risposta agli stimoli sensoriali.

Effetti dell’ipersensorialità sulla vita quotidiana

L’ipersensorialità può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone con autismo. Le attività quotidiane che per una persona neurotipica sono normali, possono diventare per loro fonte di grande stress. Di seguito vediamo alcune aree della vita in cui l’ipersensorialità può influire in modo importante.

1. Scuola e lavoro

Le persone con ipersensibilità sensoriale possono trovare difficile concentrarsi in ambienti scolastici o lavorativi, dove ci sono molte distrazioni sensoriali. Un semplice rumore di fondo, come il ticchettio di una penna o il ronzio di un computer, può rendere estremamente difficile portare a termine i compiti. Anche l’illuminazione fluorescente o il movimento costante possono essere destabilizzanti.

2. Interazioni sociali

Le persone con autismo possono evitare situazioni sociali per paura di essere sopraffatte da stimoli sensoriali. Questo può portare a un isolamento sociale, poiché eventi come feste, cene di famiglia o incontri con amici possono essere fonte di disagio. Anche il contatto fisico, come abbracci o strette di mano, può risultare troppo invadente.

3. Salute e benessere

L’ipersensorialità può influenzare negativamente la salute fisica e mentale di una persona con autismo. La costante esposizione a stimoli sensoriali intensi può generare uno stato di stress cronico, ansia e, in alcuni casi, portare a depressione. L’ipersensibilità tattile può, ad esempio, rendere difficili visite mediche o trattamenti che richiedono il contatto fisico, come esami o terapie. Anche mantenere una routine igienica può risultare problematico se la persona trova insopportabili certe sensazioni, come il tocco dell’acqua o il sapore del dentifricio.

Inoltre, il sovraccarico sensoriale può scatenare episodi di meltdown (una reazione di sovraccarico emotivo che può portare a comportamenti esplosivi come urla, pianti o reazioni fisiche) o shutdown (una chiusura emotiva o fisica, dove la persona smette di rispondere agli stimoli esterni). Questi episodi possono compromettere la capacità della persona di funzionare normalmente, con effetti debilitanti sulla loro salute complessiva.

4. Autonomia e vita quotidiana

Le persone con autismo che vivono con un’elevata ipersensibilità sensoriale possono trovare difficile gestire le attività quotidiane. Fare la spesa in un supermercato affollato e rumoroso, utilizzare i mezzi pubblici o persino camminare per strada in una giornata caotica possono diventare esperienze estenuanti. L’incapacità di affrontare situazioni sensorialmente sovraccariche può limitare l’autonomia della persona e influire sulla loro indipendenza, poiché possono evitare di fare attività essenziali per paura del sovraccarico.

Strategie di Gestione dell’Ipersensorialità nell’Autismo

Affrontare l’ipersensorialità richiede un approccio su misura, poiché ogni individuo con autismo ha diverse sensibilità e reagisce in modi unici agli stimoli. Tuttavia, esistono diverse strategie che possono aiutare a gestire l’ipersensibilità sensoriale e migliorare la qualità della vita. Vediamo alcune delle più efficaci:

1. Terapia dell’Integrazione sensoriale

La terapia dell’integrazione sensoriale è una forma di intervento utilizzata per aiutare le persone con autismo a migliorare la loro capacità di elaborare e rispondere agli stimoli sensoriali. Un terapista occupazionale specializzato in integrazione sensoriale lavora con il bambino o l’adulto per esporli gradualmente a diversi stimoli sensoriali in un ambiente controllato e sicuro. Questa esposizione graduale può aiutare il cervello a gestire meglio le informazioni sensoriali, riducendo così la risposta eccessiva agli stimoli.

2. Creare ambienti sensoriali amichevoli

Un’altra strategia efficace è quella di modificare l’ambiente in modo da ridurre l’esposizione agli stimoli sensoriali che possono causare disagio. Ad esempio, l’uso di luci soffuse al posto di quelle fluorescenti, l’eliminazione dei rumori di fondo, o l’uso di materiali morbidi e tessuti confortevoli può aiutare a creare uno spazio più accogliente per una persona con ipersensorialità.

Molte persone con autismo beneficiano dell’uso di cuffie antirumore o tappi per le orecchie in ambienti rumorosi, oppure occhiali da sole per attenuare la luce intensa. Questi piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza nel ridurre lo stress legato all’ipersensibilità.

3. Routine sensoriali

Le routine prevedibili e strutturate possono aiutare a ridurre l’ansia nelle persone con ipersensibilità sensoriale. Sapere cosa aspettarsi da un ambiente o da una situazione può attenuare il senso di sopraffazione. Le famiglie e gli educatori possono introdurre routine sensoriali che includano pause per il rilassamento in ambienti tranquilli, tecniche di autoregolazione come il respiro profondo, o l’uso di oggetti calmanti come palline antistress o coperte appesantite.

4. Tecnologie assistive

Le tecnologie assistive possono giocare un ruolo cruciale nell’aiutare le persone con autismo a gestire la sovrastimolazione sensoriale. Oltre a strumenti come cuffie antirumore e dispositivi per la modulazione della luce, esistono applicazioni progettate per aiutare le persone a sviluppare strategie di autoregolazione o per comunicare il loro disagio in caso di sovraccarico sensoriale.

Anche i dispositivi di realtà virtuale (VR) stanno emergendo come strumento innovativo per la terapia dell’integrazione sensoriale, consentendo alle persone di sperimentare diversi ambienti sensoriali in un ambiente sicuro e controllato.

5. Tecniche di rilassamento e Mindfulness

Le tecniche di rilassamento come il respiro profondo, la meditazione mindfulness e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a ridurre la reattività agli stimoli sensoriali. Sebbene queste tecniche richiedano pratica, molte persone con autismo possono imparare ad applicarle nei momenti di stress o sovraccarico sensoriale.

6. Supporto sociale ed educazione

È fondamentale che familiari, amici, educatori e professionisti della salute mentale siano informati sull’ipersensorialità e su come supportare una persona che ne soffre. Educare coloro che circondano l’individuo con autismo su come ridurre le fonti di sovrastimolazione, creare ambienti più accoglienti e riconoscere i segni di sovraccarico sensoriale può migliorare significativamente la qualità delle interazioni e ridurre lo stress della persona con ipersensibilità.

L’ipersensorialità nell’autismo è una componente significativa della vita quotidiana di molte persone con disturbo dello spettro autistico. Sebbene possa rappresentare una sfida enorme, con i giusti interventi, supporti e strategie, è possibile gestire l’ipersensibilità sensoriale in modo efficace, migliorando la qualità della vita e l’autonomia delle persone con autismo.

La consapevolezza e la comprensione da parte della società, unita all’educazione dei professionisti e dei familiari, è fondamentale per creare un mondo più inclusivo e sensibile alle esigenze sensoriali delle persone con autismo. Offrire ambienti più tolleranti e flessibili può ridurre lo stress legato alla sovraccarica sensoriale, permettendo a queste persone di vivere con maggiore serenità e di esprimere al meglio il loro potenziale.

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