Maria Enrica Parolini
Psicologa

Via Poloni,17 Verona 3476623344

difficoltà motorie dell'autismo

Tipi di difficoltà motorie nell'autismo

Le difficoltà motorie nell’autismo si presentano in una vasta gamma di forme, e possono variare significativamente da persona a persona. Le principali difficoltà includono:

a. Ritardo nello sviluppo motorio

Molti bambini con autismo mostrano un ritardo nello sviluppo delle abilità motorie. Questo può significare che imparano a camminare, correre, saltare o arrampicarsi più tardi rispetto ai loro coetanei neurotipici. Il ritardo nello sviluppo motorio grossolano può essere evidente già nei primi anni di vita, con i bambini che possono apparire goffi o disinteressati alle attività fisiche.

b. Difficoltà con la coordinazione motoria

Le difficoltà di coordinazione sono un problema comune nelle persone con ASD. Questo può includere difficoltà a sincronizzare movimenti di diverse parti del corpo o a eseguire movimenti complessi. Per esempio, un bambino autistico potrebbe avere difficoltà a lanciare una palla, ad andare in bicicletta o a seguire le sequenze di movimenti necessarie per una danza o un gioco di squadra.

c. Problemi di equilibrio e postura

L’equilibrio e la postura sono due aspetti fondamentali del controllo motorio, ma in molti casi le persone con autismo mostrano difficoltà in entrambi. Potrebbero avere difficoltà a rimanere in equilibrio su un piede, a mantenere una postura stabile quando sono seduti o a camminare in linea retta senza oscillare o cadere.

d. Difficoltà nella motricità fine

Le abilità motorie fini possono essere particolarmente problematiche per le persone nello spettro autistico. Attività che richiedono una grande precisione, come abbottonare una camicia, legare le scarpe, usare le posate o scrivere, possono risultare difficili. Queste difficoltà possono incidere sulle capacità di apprendimento scolastico e sull’autonomia personale.

e. Movimenti ripetitivi e stereotipati

Un’altra caratteristica comune dell’autismo è la presenza di movimenti ripetitivi e stereotipati, come il dondolamento, il battere le mani o il girare su sé stessi. Questi comportamenti, noti come “stimming”, possono essere utilizzati dalle persone autistiche come un modo per gestire lo stress o l’ansia, ma possono anche interferire con le abilità motorie funzionali.

Cause delle difficoltà motorie nell’autismo

L’esatta causa delle difficoltà motorie nell’autismo è ancora oggetto di studio, ma ci sono diverse ipotesi su come queste difficoltà possano emergere. Alcune delle teorie più rilevanti includono:

a. Disfunzioni cerebrali

L’autismo è associato a differenze nella struttura e nella funzionalità del cervello, specialmente in aree legate alla percezione sensoriale, alla pianificazione del movimento e al controllo motorio. Alcune ricerche indicano che le persone con ASD potrebbero avere alterazioni nei circuiti neurali che collegano la corteccia motoria, il cervelletto e altre regioni coinvolte nella coordinazione dei movimenti.

b. Problemi sensoriali

Molte persone con autismo sperimentano difficoltà sensoriali, come l’ipersensibilità o l’iposensibilità agli stimoli. Questi problemi sensoriali possono influire sul modo in cui percepiscono il proprio corpo nello spazio (propriocezione) e sulla loro capacità di rispondere in modo appropriato agli stimoli esterni. Le difficoltà sensoriali possono anche interferire con la capacità di pianificare e coordinare i movimenti.

c. Pianificazione motoria compromessa (disprassia)

La disprassia è un disturbo neurologico che influenza la capacità di pianificare e organizzare i movimenti. Molte persone con autismo mostrano segni di disprassia, il che può spiegare perché hanno difficoltà a eseguire movimenti complessi o coordinati. Ad esempio, possono avere difficoltà a ricordare l’ordine dei movimenti necessari per eseguire un compito o possono eseguire movimenti in modo scoordinato.

Impatto delle difficoltà motorie sulla vita quotidiana

Le difficoltà motorie nell’autismo possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana e sul benessere generale. Alcune delle aree più influenzate includono:

a. Apprendimento scolastico

Le difficoltà motorie fini possono rendere complicate molte attività scolastiche, come la scrittura, il disegno o l’uso di strumenti come forbici o righelli. Questo può portare a frustrazione e a un senso di fallimento, specialmente nei bambini che vedono i loro coetanei neurotipici eseguire queste attività senza problemi. Inoltre, i bambini con difficoltà motorie potrebbero evitare attività fisiche durante le lezioni di educazione fisica, il che potrebbe limitare ulteriormente le loro opportunità di migliorare le loro abilità.

b. Vita sociale

Le difficoltà motorie possono influire anche sulle interazioni sociali. I bambini che hanno difficoltà a partecipare ai giochi fisici potrebbero essere esclusi dalle attività di gruppo o dai giochi con i coetanei. Questo può portare a isolamento sociale, bassa autostima e, in alcuni casi, all’insorgere di problemi comportamentali.

c. Autonomia personale

Le difficoltà motorie fini possono limitare l’autonomia delle persone con autismo nelle attività quotidiane, come vestirsi, lavarsi, mangiare e usare gli strumenti necessari per la vita di tutti i giorni. L’indipendenza personale è un obiettivo importante per molte persone nello spettro autistico, ma le difficoltà motorie possono rappresentare un ostacolo significativo.

d. Attività fisiche e sportive

Molte persone con autismo evitano le attività fisiche o sportive a causa delle loro difficoltà motorie. Tuttavia, la partecipazione a tali attività è cruciale per lo sviluppo fisico, sociale ed emotivo. Le difficoltà di coordinazione possono rendere impegnative attività come il nuoto, il calcio o la ginnastica, ma con il giusto supporto, molte persone con autismo possono comunque partecipare con successo a queste attività.

Strategie di intervento per le difficoltà motorie nell’autismo

Esistono diverse strategie che possono essere utilizzate per aiutare le persone con autismo a migliorare le loro abilità motorie e a gestire le difficoltà legate alla coordinazione. Questi interventi possono includere terapie mirate, modifiche ambientali e programmi di esercizio fisico personalizzati.

a. Terapia occupazionale

La terapia occupazionale è una delle opzioni più comuni per affrontare le difficoltà motorie nell’autismo. I terapisti occupazionali lavorano con le persone autistiche per migliorare le loro abilità motorie fini e grossolane, concentrandosi su attività funzionali della vita quotidiana, come vestirsi,

mangiare, scrivere e giocare. Attraverso esercizi mirati e giochi, i terapisti occupazionali aiutano i bambini a sviluppare il controllo motorio, a migliorare la coordinazione e a rafforzare i muscoli necessari per le attività quotidiane. La terapia occupazionale può essere particolarmente utile per insegnare strategie compensative, come l’uso di strumenti adattivi o l’implementazione di routine che rendano più semplici le attività quotidiane.

b. Terapia fisica (fisioterapia)

La fisioterapia è un altro intervento utile per affrontare le difficoltà motorie grossolane, come problemi di equilibrio, postura e coordinazione generale. Un fisioterapista può creare un piano di trattamento individualizzato per migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la stabilità motoria. Gli esercizi di fisioterapia possono includere attività divertenti e coinvolgenti come il gioco con la palla, il nuoto o esercizi di equilibrio che aiutano a migliorare la coordinazione motoria.

c. Esercizi di integrazione sensoriale

Molti bambini con autismo traggono beneficio da esercizi di integrazione sensoriale, che mirano a migliorare la capacità del sistema nervoso di elaborare le informazioni sensoriali. Questo tipo di terapia può aiutare le persone autistiche a gestire le loro risposte sensoriali atipiche e a migliorare il loro controllo motorio. Ad esempio, le attività che coinvolgono movimenti ritmici, come il dondolarsi o saltare su un trampolino, possono aiutare a migliorare l’equilibrio e la coordinazione.

d. Programmi di educazione fisica adattata

Molte scuole offrono programmi di educazione fisica adattata per studenti con bisogni speciali, inclusi quelli con autismo e difficoltà motorie. Questi programmi sono progettati per consentire ai bambini di partecipare ad attività fisiche e sportive in un ambiente sicuro e di supporto, adattando le attività alle loro capacità motorie. Questi programmi non solo favoriscono il benessere fisico, ma anche la socializzazione e l’inclusione.

e. Tecnologie assistive

Le tecnologie assistive possono essere di grande aiuto per affrontare le difficoltà motorie nell’autismo. Questi strumenti includono dispositivi che aiutano le persone a svolgere compiti che altrimenti sarebbero difficili o impossibili. Ad esempio, esistono penne ergonomiche che facilitano la scrittura per chi ha difficoltà motorie fini, o utensili da cucina adattati per facilitare l’alimentazione indipendente. Le tecnologie assistive possono migliorare notevolmente la qualità della vita e l’autonomia delle persone autistiche.

f. Programmi di attività fisica personalizzati

Un programma di attività fisica personalizzato può aiutare a migliorare le abilità motorie e la coordinazione nelle persone con autismo. Le attività fisiche regolari, come il nuoto, la danza, il ciclismo o le arti marziali, possono migliorare la coordinazione, aumentare la forza muscolare e favorire l’equilibrio. È importante scegliere attività che siano piacevoli per la persona autistica, in modo da promuovere la motivazione e la partecipazione attiva.traggono beneficio

Il ruolo della famiglia e degli insegnanti

Un elemento cruciale per il successo degli interventi per migliorare le abilità motorie è il coinvolgimento della famiglia e degli insegnanti. Genitori e educatori possono svolgere un ruolo fondamentale nel fornire supporto e incoraggiamento continuo alle persone autistiche. Alcune strategie per supportare lo sviluppo motorio includono:

a. Incoraggiare l’attività fisica quotidiana

I genitori possono creare opportunità per incoraggiare l’attività fisica quotidiana, come giochi all’aria aperta o passeggiate. Attività semplici come andare al parco giochi, saltare la corda o giocare a nascondino possono offrire occasioni preziose per esercitare le abilità motorie in un contesto divertente e rilassato.

b. Collaborare con i professionisti

Le mamme e i papà dovrebbero lavorare a stretto contatto con terapisti occupazionali, fisioterapisti e altri professionisti per assicurarsi che gli obiettivi stabiliti durante le sessioni terapeutiche siano rinforzati anche a casa e a scuola. Gli insegnanti, allo stesso modo, possono fornire adattamenti in classe, come strumenti ergonomici o pause regolari per il movimento, per facilitare l’apprendimento.

c. Promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport

Gli insegnanti di educazione fisica e i genitori possono incoraggiare la partecipazione a sport di gruppo o attività fisiche organizzate per promuovere l’inclusione sociale. Scegliere attività che siano adattate alle capacità individuali del bambino e che favoriscano il gioco di squadra può essere molto utile per migliorare sia le abilità motorie che le competenze sociali.

Le prospettive future per la ricerca e l’intervento

Negli ultimi anni, la ricerca sulle difficoltà motorie nell’autismo ha fatto passi avanti, ma ci sono ancora molte domande aperte. Alcuni studi suggeriscono che migliorare le abilità motorie potrebbe avere un impatto positivo anche su altre aree dello sviluppo, come la comunicazione e l’interazione sociale. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio come le diverse terapie e interventi possano essere personalizzati per rispondere alle esigenze individuali delle persone con autismo.

Un’area promettente di ricerca riguarda lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici basati sulla tecnologia, come la realtà virtuale e la robotica, che potrebbero offrire nuovi modi per migliorare le abilità motorie e la coordinazione nelle persone con ASD. La realtà virtuale, ad esempio, può essere utilizzata per creare ambienti di apprendimento sicuri e controllati, in cui le persone autistiche possono esercitarsi in attività motorie senza il rischio di farsi male o di sentirsi sopraffatti.

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