I disturbi dell’apprendimento
Tuo figlio fatica a leggere? Scrive in modo caotico e incomprensibile o fa molti errori ortografici? Ha difficoltà nel calcolo matematico?
Potrebbe avere un disturbo dell’apprendimento.
Cosa sono i disturbi dell’apprendimento
I disturbi dell’apprendimento sono disturbi che riguardano particolari aree dell’apprendimento scolastico (lettura o scrittura o calcolo matematico).
Non sono correlati all’intelligenza, che è nella norma, ne a deficit sensoriali o disabilità, ne sono dovuti a fattori emotivi, ne a svogliatezza o mancanza di impegno, ne al contesto socio-culturale. Hanno un’origine neurobiologica e hanno un carattere evolutivo.
Portano a risultati scolastici nettamente inferiori a quello che ci si aspetterebbe all’età, all’intelligenza e all’impegno.
Spesso i disturbi dell’apprendimento vengono diagnosticati in seconda o terza elementare, ma alcuni elementi possono emergere già alla scuola materna o in prima elementare.
È molto importante che la diagnosi avvenga prima possibile sia per evitare frustrazione e senso di inadeguatezza nel bambino sia perché i trattamenti risultato più efficaci se il problema viene affrontato subito.
Dopo la valutazione viene strutturato un programma di riabilitazione che prevede di solito incontri 2-3 volte a settimana per potenziare le aree deficitarie e insegnare strategie nuove di apprendimento.
Se vi è una diagnosi di disturbo dell’apprendimento la legge prevede che i bambini e i ragazzi possano attingere sia a strumenti compensativi, cioè strumentazioni didattiche e tecnologiche come l’uso di registratori, sintesi vocale, correttore automatico, calcolatrice… sia a misure dispensative, cioè l’essere esonerati da alcune attività scolastiche come dalle verifiche scritte o dal dettato o dal leggere ad alta voce, sostituendoli con modalità più semplici per il bambino.
A livello psicologico i disturbi dell’apprendimento possono causare un insieme di emozioni negative, vergogna, senso di inferiorità, rabbia, a volte difficoltà nei rapporti con i compagni o poca voglia di andare a scuola.
Oltre agli interventi riabilitativi sono fondamentali anche i percorsi di sostegno ai genitori, perché possano apprendere modalità per aiutare il figlio ad affrontare le sue difficoltà.
Quali sono i disturbi dell’apprendimento
Dislessia
E’ il più frequente trai disturbi dell’apprendimento.
La dislessia è un disturbo specifico della lettura che impedisce di leggere in modo corretto e fluente. Le persone dislessiche leggono in modo lento, difficoltoso e impreciso, facendo molti errori. Spesso confondono lettere simili visivamente o per il suono.
Questo perché manca il riconoscimento della corrispondenza tra lettera/suono.
Discalculia
È un disturbo della capacità di calcolo e di riconoscimento dei numeri.
È una difficoltà a leggere e scrivere i numeri e a riconoscere le quantità a cui i numeri si riferiscono.
Il bambino non riesce a padroneggiare le operazioni matematiche e di calcolo quali addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni; non riesce ad apprendere le tabelline, ha difficoltà nel confronto di quantità e non riesce nella risoluzione di problemi.
Disortografia
È un disturbo della scrittura, una difficoltà nel trasformare i suoni in lettere e parole scritte.
Il bambino fa molti errori nella scrittura, errori di ortografia, l’omissione di lettere, lo scambio di lettere simili, fusioni o separazioni nelle parole, inversione di sillabe.
Inoltre sono molto lenti a scrivere e fanno fatica a copiare le parole.
Disgrafia
È un deficit del tratto grafico. La scrittura è poco chiara o illeggibile, disordinata e vi sono difficoltà nel disegno.
Deriva da un deficit nella gestione dello spazio del foglio, nell’impugnatura della penna e nei movimenti implicati nella scrittura.
Spesso risulta correlato all’ADHD e ai Disturbi della coordinazione motoria.